L’inizio del XXI secolo ha visto la nascita di una nuova rivoluzione industriale, la rivoluzione digitale. La maggioranza degli esperti concorda sul fatto che sia inesorabile, e probabilmente positiva, almeno per il mondo degli affari.
Questa nuova tecnologia si basa sulla capacità di memorizzare i dati provenienti da varie fonti (in particolare attraverso gli oggetti connessi) in quantità senza precedenti e di sfruttarli attraverso funzionalità di calcolo sempre più elevate utilizzando le tecniche di Intelligenza Artificiale. Così, da un mondo caratterizzato da scarsità d’informazioni in cui l’industria ha dovuto accontentarsi di alcuni dati (non sempre affidabili come sperava) per prendere decisioni, passiamo a un mondo molto diverso in cui la questione diventa “come sfruttare tutte le informazioni disponibili?”. Questo cambiamento di contesto impone una correlata modifica del modo di pensare per produrre i suoi effetti migliori.
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